L’Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, così come tutte le diocesi d’Italia, sta definendo il percorso del Cammino Sinodale fino ad ora intrapreso e tirando le somme di questa ultima fase chiamata sapienziale. Una fase caratterizzata non solo dall’ascolto, ma anche dalla comunione, partecipazione e missione, pilastri fondamentali del Sinodo stesso.
Tutto ciò è sostenuto dalla complicità dello Spirito Santo, il quale ha avuto l’arduo compito di accompagnare e sostenere le comunità coinvolte, attraverso Conversazioni illuminanti.
Non è un segreto il fatto che si siano incontrate e vissute delle criticità. Difficoltà nel ritrovarsi, nel mettersi in discussione e nel cercare soluzioni su misura sono emerse in ogni realtà coinvolta. È innegabile, infatti, che si progredisca facilmente quando si cammina da soli, ma scoprire che è più interessante e bello camminare insieme resta sempre una sorpresa positiva.
Nell’ottica della comunione diventa formativo informare sui passi compiuti. Per affrontare le sfide che la Diocesi sta vivendo già da alcuni anni, suggerite dall’arcivescovo padre Franco Moscone, l’Equipe Diocesana del Sinodo ha associato un tema tra quelli suggeriti dal Comitato Nazionale del Sinodo.
Alla sfida della Carità è stato associato il tema della Missione con lo stile della prossimità; alla sfida del Celebrare il tema dei Linguaggi, della Cultura, della Proposta Cristiana; alla sfida dell’Annuncio, il tema della Formazione alla fede e alla vita; alla sfida della Cittadinanza, il tema della Corresponsabilità e alla sfida del fare Comunità il tema delle Strutture.
Tutte le sfide ricalcano le attenzioni basilari della pastorale tradizionale, ma hanno anche l’obiettivo di esaminarle e rilanciarle in chiave sinodale e missionaria.
È utile ricordare che ogni anno, ad ognuna delle cinque zone pastorali, viene assegnata una sfida per la quale gli Uffici di curia pertinenti si rendono disponibili, stimolando, accompagnando e sostenendo il percorso. Pertanto, nel giro di cinque anni, tutte le zone pastorali avranno affrontato tutte le sfide e, di conseguenza, anche i temi sinodali.
Emergono la difficoltà nel considerare il processo sinodale come una proposta da aggiungere alle altre, come fosse estraneo alla vita ecclesiale ordinaria; emerge la fatica di fare verifica di quanto vissuto e nel discernere insieme (preti e laici); emerge il bisogno non solo di intuire i cambiamenti ma anche di sceglierli assieme e di accompagnarli.
Come comunità, guidata da un Pastore che ama accompagnarla nelle sfide, si è pronti a superare ogni difficoltà e imprevisto, portando con sé anche il pensiero di Papa Francesco che, come un grande mental coach, ricorda: “si può essere aperti agli imprevisti, se si ha il cuore allenato a cogliere e assecondare i piccoli suggerimenti che Dio ci mette sul cammino. E come, nei piccoli imprevisti, siano talvolta nascosti dei semi che possono generare il bene.”
Annamaria Salvemini