Non c’è comunicazione senza ascolto. Se poi nell’ascoltare ci metti il cuore, ancora meglio.
È questo il senso del Messaggio inviato da Papa Francesco per la 56° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebra domenica 29 maggio.
Un messaggio che arriva dritto al cuore dei giornalisti, degli operatori dell’informazione che, oggi, si ritrovano a comunicare in un tempo difficile. Prima la pandemia, ora la guerra, e spesso sono solo i numeri a fare notizia.
In occasione della Giornata delle Comunicazioni Sociali che ci apprestiamo a vivere, nella domenica dell’Ascensione, abbiamo chiesto a padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo come si può ascoltare con il cuore il dolore senza correre il rischio di assuefarci a questo tipo di notizie.
Padre Franco Moscone: “È proprio ascoltando col cuore il dolore, ed ogni tipo di dolore, che non ci si assuefà ad esso. Il cuore accoglie, fa proprio e risponde facendosi carico, portando il peso. È quando si ascolta solo con la mente che si corre il rischio di abituarsi, di trovare motivazioni accondiscendenti e alla fine si cade nell’ideologia. L’ascolto ha bisogno di cuore che accoglie e di mente che ricerca la verità senza preconcetti ed assuefazione all’opinione.
Auguro ai giornalisti di lavorare con mente libera e cuore responsabile: così collaborano alla ricerca della verità e all’impegno nella soluzione dei problemi. Una mente senza cuore è fredda e vuota, mentre un cuore senza mente rischia di essere cieco.
Buona giornata delle comunicazioni sociali!”
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