Il Popolo di Dio chiamato a discernere, prosegue il suo Cammino verso una Gioia veramente autentica e piena. I delegati diocesani di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e il loro Pastore, padre Franco Moscone, raccontano un viaggio in cui la bellezza risiede non nella meta, ma nel cammino stesso.
Testimonianza di una convertita.
Sono arrivata a Roma, come delegata della Diocesi, per la seconda Assemblea Sinodale con curiosità, quasi con scetticismo, e mi sono ritrovata a osservare con stupore una Chiesa che non ha paura di mettersi in discussione, che accoglie tutti e che, tra tensioni e dibattiti accesi, cerca di trovare una strada comune. Il Cammino Sinodale, dopo quattro anni di lavoro, è giunto a un punto cruciale, ma invece di una conclusione netta, ha scelto di fermarsi e riflettere ancora. Chi l’avrebbe mai detto!
Il documento “Perché la gioia sia piena”, sintesi di questo lungo percorso che ha visto le Diocesi in Italia ascoltarsi e discernere, non ha convinto: più del 95% degli interventi (rif. Famiglia Cristiana) lo ha criticato, segno di un desiderio diffuso di fare di più, di andare oltre. Il testo, che già conteneva aperture su temi come l’inclusione delle persone in situazioni affettive particolari e il ruolo delle donne nella Chiesa, è stato ritenuto ancora insufficiente. Così, l’Assemblea ha deciso di rimandarne la stesura finale a ottobre, per un ripensamento più profondo.
C’è stato fermento, discussione e si è percepita una tensione tra chi spingeva per cambiamenti più radicali e chi temeva che il processo sinodale poteva trasformarsi in una sorta di assemblea permanente, dove il desiderio di partecipazione rischiava di diventare un’onda inarrestabile. Ma, a cose fatte, c’è anche un dato innegabile: questa Chiesa sta imparando ad ascoltare, a discutere apertamente, a non tirare dritto senza curarsi di chi è in cammino.
Non so se tutto questo porterà davvero e presto a un cambiamento profondo, ma è bello scoprire che esiste una comunità che, pur tra incertezze e fragilità, è aperta, viva, vivace e accogliente. La Chiesa che ho trovato non è perfetta, ma aspetta tutti. Anche me. E forse anche te, che qualche dubbio ancora ce l’hai.
Annamaria Salvemini
