25 aprile 2023

47° RALLY DIOCESANO DELLA PACE. Il Messaggio dell’Arcivescovo

"Ragazzi, che squadra!"

Carissimi ragazzi, educatori e amici dell’ACR,

è per me e per tutta la nostra Chiesa locale una grande gioia sapervi radunati tutti insieme, in modalità “vicariale”, per vivere l’appuntamento annuale del Rally della Pace: si tratta di un’esperienza veramente speciale! È bello immaginare i vostri volti sorridenti, pensare al vostro impegno nella preparazione delle attività, ricordare i Rally del passato e progettare quelli del futuro. Dopo il tempo di pandemia, che ci ha obbligati a restrizioni pesanti, si sta vivendo da più di un anno la precarietà e l’ingiustizia della guerra tornata a colpire e dividere il nostro continente: l’Europa. C’è un bisogno enorme ed urgente di “urlare” la Pace e di maneggiare le “armi” luminose che il Vangelo ci offre. Si tratta di “armarci” di fraternità, della testimonianza coraggiosa della Verità e della potenza efficace della Parola di Gesù: è Lui la nostra Pace, venuto ad abbattere il grande muro dell’inimicizia che oppone tra loro molti popoli (cf Ef 2,14). Solo uniti in un “esercito” di operatori di Pace possiamo annunciare al mondo che Cristo è risorto, che ha vinto la morte ed il male e che in Lui siamo chiamati Figli di Dio (cf Mt 5, 9); non abbiate paura a considerarvi l’esercito della Pace ed a schierarvi senza indugio contro ogni guerra!

Il tema che ha animato le riflessioni e le attività di quest’anno è stato: Ragazzi, che squadra! Avete scoperto, accompagnati dalla testimonianza della prima comunità cristiana di Gerusalemme raccolta attorno agli Atti degli Apostoli, che la vostra forza consiste in alcuni atteggiamenti e scelte di vita che vi rendono veramente una squadra di atleti della Pace per il mondo intero.

Tra i tanti atteggiamenti desidero ricordarvene uno che prendo dalla bella icona di Atti 2, 42-48: si tratta della “perseveranza”, della “resistenza” fisica e spirituale di fronte alle difficoltà, che i primi discepoli di Gesù hanno testimoniato ai loro contemporanei. Tutti i membri di una “squadra” sanno che, per vincere, devono allenarsi duramente perseverando ogni giorno senza perdere nessuna occasione. La sacra Scrittura ci ammonisce ad approfittare di ogni situazione piacevole e meno piacevole per accrescere l’amicizia e la solidarietà, senza lasciarsi scoraggiare o rassegnarsi. Si diventa operatori di Pace se si è disposti a giocarsi fino in fondo e in ogni momento la partita della vita.

Nel grande gioco della Pace non esistono riserve o panchinari, tutti siamo protagonisti! L’impegno della perseveranza si esprime poi in alcune scelte di vita, che diventano dei veri e propri “campi” dove giocare con entusiasmo: è sempre l’icona biblica degli Atti che ce li indica.

Il primo “campo” in cui essere perseveranti è seguire l’insegnamento degli Apostoli. È il dono della fede che abbiamo ricevuto e che professiamo nella Chiesa a sostenere la nostra fatica e ad alimentare la nostra gioia. Senza il ricordo costante di ciò che il Signore ha fatto per noi, la nostra vita perderebbe di quella tonicità che ci è necessaria per essere anche noi apostoli di Pace.

Il secondo “campo” in cui essere perseveranti è la comunione fraterna. Noi, discepoli di Gesù, siamo più che amici, siamo fratelli! Mentre gli amici si scelgono, i fratelli si ricevono in dono. Con tutti quelli che con noi credono in Gesù Salvatore o desiderano un mondo più giusto e sano, siamo chiamati a guardare verso orizzonti di amore e condivisione, mettendo in comune i nostri talenti.

Il terzo meraviglioso “campo” per essere perseveranti lo troviamo nella frazione del pane. Per trarre profitto dal nostro allenamento abbiamo bisogno di alimentarci correttamente. Il Signore ci convoca ogni domenica per stare con Lui e con i nostri compagni di squadra; ci consegna, con la logica del Vangelo, le migliori tattiche per gareggiare nello stimarci a vicenda (cf Rm 12,10) e ci dà la forza, attraverso il Pane eucaristico, di vincere la sfida dell’amicizia e della Pace.

Infine, siamo perseveranti nella preghiera. Può apparire scontato, ma non lo è affatto: una squadra è tanto più unita quanto più aderisce a un collante. Di conseguenza, quanto più saremo uniti a Gesù in un rapporto personale con Lui, tanto più non perderemo lo spirito dell’unità e della collaborazione.

Cari Acierrini, se giocherete su questi quattro campi, interpretando le coordinate della “perseveranza”, porterete avanti un bellissimo match e sarete sempre vincitori!

Vi auguro di vivere bene il Rally di quest’anno, portando nel cuore e tra le strade delle vostre città la Pace di cui il mondo ha tanto bisogno, vi accompagno con la mia benedizione e vi assicuro che faccio il tifo per tutti voi!

+ p. Franco Moscone crs

 

Manfredonia, 02 aprile 2023, Domenica delle Palme