Giornata vocazionale

Servire il Signore nella gioia!

Vocazione
Vocazione. È la parola che dovresti amare di più.
Perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio.
È l’indice di gradimento, presso di Lui, della tua fragile vita.
Sì, perché, se ti chiama, vuol dire che ti ama.
Gli stai a cuore, non c’è dubbio.
In una turba sterminata di gente risuona un nome: il tuo.
Stupore generale.
A te non aveva pensato nessuno.
Lui sì!
Più che “vocazione”, sembra una “evocazione”.
Evocazione dal nulla.
Puoi dire a tutti: si è ricordato di me.
E davanti ai microfoni della storia (a te sembra nel segreto del tuo cuore)
ti affida un compito che solo tu puoi svolgere.
Tu e non altri.
Un compito su misura… per Lui.
Sì, per Lui, non per te.
Più che una missione, sembra una scommessa.
Una scommessa sulla tua povertà.
Ha scritto “T’amo” sulla roccia, sulla roccia, non sulla sabbia come nelle
vecchie canzoni.
E accanto ci ha messo il tuo nome.
Forse l’ha sognato di notte. Nella tua notte.
Alleluia.
Puoi dire a tutti: non si è vergognato di me.
(+don Tonino Bello)

Nella Quarta domenica di Pasqua si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. “Creare casa” è il tema scelto dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni.

Nell’ambito della giornata, in Diocesi, specialmente nelle Vicarie del Gargano Nord e di Monte Sant’Angelo presso il Santuario Maria Santissima della Libera in Rodi Garganico e la Chiesa Santa Maria degli Angeli in Monte Sant’Angelo, i ministranti delle comunità parrocchiali delle rispettive zone pastorali hanno vissuto incontri di preghiera, fraternità e condivisone.